martedì 4 febbraio 2014

[Recensione] Young Sherlock Holmes #1 Nube mortale di Andrew Lane

Titolo: Young Sherlock Holmes #1 Nube Mortale
Titolo originale: Young Sherlock Holmes #1 Death Cloud
Autore: Andrew Lane
Editore: De Agostini
Genere: Giallo-Thriller (per ragazzi)
Numero pagine: 315
Data pubblicazione: 29 marzo 2012
ISBN:
978-8841877494
Prezzo: € 9,90

Trama:
Inghilterra, 1868. Le giornate del giovane Sherlock sono straordinariamente monotone: in collegio riceve un'istruzione classica e lezioni di buone maniere per diventare un cittadino modello dell'Impero britannico. Per lui si prospetta un'estate noiosissima, ospite nella tenuta dei suoi eccentrici zìi, fino a quando un misterioso omicidio non viene a turbare la tranquillità della campagna inglese. I cadaveri di due uomini, ritrovati a breve distanza l'uno dall'altro, sono ricoperti di strane pustole che farebbero pensare a un'epidemia, se non fosse che la causa della loro morte non ha nulla di naturale. Incurante del pericolo e incoraggiato dal suo precettore, un americano dal passato di "cacciatore di taglie", Sherlock inizia a investigare per portare alla luce un diabolico piano di distruzione. Comincia così la sua prima sfida contro uno dei suoi più acerrimi e geniali nemici, dove rapimenti, inseguimenti e sabotaggi si susseguono a ritmo incalzante.

Recensione:

La serie di Young Sherlock Holmes è composta da:
1. Nube Mortale (2012)
2. Fuoco Ribelle (2012)
3. Ghiaccio Sporco (2013)
4. Tempesta Assassina (2013)
5. Snake Bite (pubblicato nel 2012, ma inedito in Italia)
6. Knife Edge (pubblicato nel 2013, ma inedito in Italia)


Avrei preferito che sulla copertina italiana non comparisse la figura scelta per interpretare il giovane Sherlock. Per tutto il romanzo, avevo la sua fisionomia stampata in testa, con la conseguenza di non riuscire a distaccare le descrizioni e gli indizi forniti da Lane, dalle fattezze del ragazzo. Ha un taglio di capelli talmente alla "moda" da farlo sembrare un cantante di un gruppo musicale o, come ho letto in altre recensioni, un po' alla Justin "Bieberon" Bieber (Bieberon l'ho aggiunto io. Mi scuso con tutte/i i fan di Bieber, non vogliatemene). Non capisco cosa c'entri con Sherlock Holmes. 
Ma forse è colpa mia. 
Forse mi ero fatta un'idea diversa di come poteva essere Sherlock a quattordici anni. Fin da quando ero piccola me lo sono immaginato un tipo un po' schivo, troppo alto per la sua età, magro e rachitico, con un'intelligenza fuori dal comune e una curiosità innata. 
Andrew Lane lo ha descritto come un ragazzo emarginato che frequenta il collegio maschile Deepdene dove non ha amici, ma solo "conoscenti". E fin qui, posso anche essere d'accordo. Ma, purtroppo, non condivido la sua psicologia.

Il libro inizia proprio il giorno in cui tutti gli ospiti del collegio devono tornare a casa per le vacanze estive. Sherlock ha una situazione familiare un po' critica, nel senso che nessuno può badare a lui: suo padre è partito per l'India, sua sorella ha una salute precaria e suo fratello Mycroft è troppo occupato con i suoi affari a Londra per occuparsi di lui. Quindi non ha altra scelta che andare a trascorrere le vacanze estive nella tenuta dello zio paterno, Sherrinford Holmes, nella città di Farnham. Quando arriva a Farnham, la prima impressione non era delle più rosee. E' un posto sperduto nella campagna e non era certo un posto dove il tempo poteva trascorrere velocemente. Soprattutto, perché, l'accoglienza a lui riservata da una delle governanti, la signora Eglantine, non è affatto delle migliori: "Ragazzo, sappi che non sei il benvenuto qui" gli sibilò al suo passaggio. Ho citato questo piccolo particolare perché il personaggio di Eglantine è importante per alcuni fatti che avvengono nel corso della narrazione.
Sherlock avrebbe trascorso un'estate noiosa e senza l'ombra di divertimenti, se non avesse incontrato Matthew Arnatt (detto Matty), un ragazzo della sua età povero e senza casa. Matty, infatti, ha assistito a un fatto incredibile: dopo aver udito un urlo straziante, vide una strana nube nera fuoriuscire dalla finestra di una palazzina in città. 
Niente paura. 
Non è niente di paranormale, né tantomeno una epidemia di peste bubbonica. La nube ha una spiegazione ben precisa e tangibile. 

Non dimentichiamoci anche della figura dell'istitutore di origini americane Amyus Crowe, un uomo intelligente con un passato da "cacciatore di taglie", il quale insegnerà tutti i trucchi del mestiere e lo indirizzerà verso la sua carriera di giovane investigatore.

Alcune scene mi sono piaciute, ma il comportamento di Sherlock non era affatto confacente al personaggio che mi ero immaginata. All'inizio non era affatto perspicace, anzi, faceva domande senza senso, al quale poteva rispondersi anche da solo, a mio parere. Poi, nella seconda parte del romanzo, sembra farsi le domande giuste e, arrancando qua e là, con l'aiuto del nuovo amico Matty e della figura femminile, rappresentata da Virginia, la figlia dell'istitutore Crowe, riuscirà a dare una spiegazione reale alla Nube Mortale.

Lo stile dello scrittore è molto descrittivo, forse anche troppo, in alcune parti. In altre, invece, l'ho trovato troppo superficiale: accadevano troppe cose insieme e non riuscivo a stare dietro alle azioni.
Niente a che vedere con Sir Arthur Conan Doyle, a mio avviso. 
Però l'ho trovata una bella avventura, molto ben strutturata. 
Consiglio questo libro ai giovanissimi, che non sono ancora entrati in contatto con lo Sherlock Holmes Senior. Perché lui...lui è tutta un'altra storia.


Valutazione:
Copertina: 6.5 (italiana)  7 (originale)
Stile: 7.5
Trama: 7





Continuerò comunque la lettura degli altri libri, perché mi sono affezionata ai personaggi e sono curiosa di sapere come si evolvono le cose.

Voi lo avete letto o avete intenzione di leggerlo? Spero di avervi incuriositi con la mia recensione! 

Un saluto,
 

Tania

8 commenti:

  1. Ciao Tania ^^
    Ho sentito parlare molto di questi libri, ma ad essere sincera non mi incuriosiscono. Il giallo non è proprio il mio genere! Sarei curiosa di sapere cosa ha di così bello questa serie, magiari un giorno la inizierò, chi lo sa!

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    1. Ciao Giusy! :)
      Mai dire mai! Magari quando non avrai idea di cosa leggere, prendilo in considerazione! E' una lettura avventurosa, oltre che un giallo "soft".

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  2. A me non era puaciuo molto :/ non so se leggerò i prossimi libri :3

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    1. Si, beh, diciamo che se continuo con la serie (non subito perche' ho altre cose da leggere) e' perche' sono curiosa di vedere la trasformazione di Sherlock! :D

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  3. Ahahah Justin Bieber ^_^ In effetti la copertina non è delle migliori!
    La trama non sembra male, però lo stile troppo descrittivo, anche se solo per la prima parte mi frena un pò!

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    1. :D E' la prima cosa che ho pensato quando ho visto la cover...è che volevo leggerlo, quindi ho chiuso un occhio.
      Di solito lo stile descrittivo non mi dà fastidio, se fatto bene. Qui, sono rimasta un po' perplessa. Lane scrive bene, ma alternare descrizioni prolisse a eventi un po' troppo veloci mi destabilizza un po'. Però l'ho trovata una lettura interessante.

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  4. Aspettavo questa tua recensione per farmi un'idea un po' più precisa del libro... :) Mi hai incuriosita parecchio, quindi anche se non sarà una delle mie prossime letture (ne ho davvero troppe in arretrato :( ) cercherò di dargli un'opportunità... :)

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    1. Oh mi fa piacere!!! :D
      Te lo consiglio, se non hai molte aspettative riguardo a Sherlock. Però la storia è carina!

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