martedì 19 maggio 2015

[Recensione] The Program di Suzanne Young

Titolo: The Program
Serie: The Program #1
Autore: Suzanne Young
Editore: De Agostini
Genere: YA/Avventura

Pagine: 448
ISBN: 978-8851127053
ASIN: B00UU57EH2
Data pubblicazione: 28 aprile 2015
Prezzo: 14,90€ (cartaceo) - 7,99€ (ebook)


Trama
Sloane sa perfettamente che nessuno deve vederla piangere. La minima debolezza, o il più piccolo scatto di nervi, potrebbero costarle la vita. In un attimo si ritroverebbe internata nel Programma, la cura ideata dal governo per prevenire l’epidemia di suicidi che sta dilagando fra gli adolescenti di tutto il mondo. E una volta dentro, Sloane dovrebbe dire addio ai propri ricordi… Perché è questo che fa il Programma: ti guarisce dalla depressione, resettandoti la memoria. Annullandoti. Così, Sloane ha imparato a seppellire dentro di sé tutte le emozioni. Non vuole farsi notare, non ora che suo fratello è morto e lei è considerata un soggetto a rischio. L’unica persona che la conosce davvero è James, il ragazzo che ama più di se stessa. È stato lui ad aiutarla nei momenti difficili, lui a farle credere che ci fosse ancora speranza. Ma, quando anche James si ammala, Sloane capisce di non poter più sfuggire al Programma. E si prepara a lottare. Per difendere i propri ricordi, a qualunque costo.  

Recensione
Per prima cosa, ringrazio la De Agostini per avermi inviato questo libro! E' stata una bella lettura, nonostante l'argomento non sia dei più leggeri e allegri.
Ma andiamo per ordine. 
Il mondo in cui vive Sloane è colpito da un'epidemia, ma questa epidemia non è simile alle altre che siamo abituati a leggere nei libri, sui giornali o a vedere nei film catastrofici...Infatti, l'epidemia in questione è quella suicida, nella fascia di età adolescenziale. 
E perché questa epidemia colpisce proprio gli adolescenti? Ecco, nel libro non vengono offerti molti dettagli sulla questione "epidemia" o "virus". Però credo che l'autrice abbia scelto l'adolescenza perché quel periodo della vita è molto instabile dal punto di vista emotivo e comportamentale. Soltanto che, a un certo punto della storia, l'epidemia sembra evolversi...e allora non ho capito il motivo. Da cosa dipende? E' un virus che qualcuno ha liberato da un laboratorio di ricerca scientifica oppure è soltanto un fattore psicologico? Spero che nei volumi successivi venga offerta qualche spiegazione in più.
Ad ogni modo, l'idea è orginale e, grazie allo stile di scrittura e alla narrazione in prima persona, sono stata del tutto rapita dalla storia. Leggo spesso libri scritti in prima persona (li scrivo anche ^^) ma, fino ad ora, non mi era mai capitato di assistere alla cancellazione della memoria e dei ricordi nel corso della trama. Ed è una cosa affascinante, perché dà l'opportunità di seguire ciò che Sloane prova e subisce durante la sua guarigione all'interno di un Centro per la riabilitazione mentale, controllato dal Programma. Pian piano i ricordi della protagonista si fanno più velati, le sfuggono dalla mente, come un sogno appena svegli. Secondo me, però, Sloane non ha lottato abbastanza. A un certo punto, nel libro, è costretta ad assumere delle pillole, prima e dopo le sedute dalla psicologa. Poteva fingere di ingerirle e invece no...mi è sembrata una cosa pilotata, perché poi in seguito, quando deve assumere delle altre pasticche succede questo:

I miei genitori sembrano delusi, ma poi mia madre mi ricorda di sparecchiare. "E non dimenticare la pillola" dice quando mi avvio in cucina.
La prendo e me la infilo in bocca, ma - appena arrivo in cucina - la spunto nel lavandino e getto gli avanzi nel trita-rifiuti. E distruggo tutto. 

Perché prima le assume e dopo no? C'è da dire che Sloane durante la cura aveva perso ogni speranza ed era in completa crisi. Mi sarei aspettata un guizzo in più da parte sua.
Comunque, a parte questo particolare, la storia mi ha catturata sin dall'inizio e lo avrei finito in un giorno solo, se ne avessi avuto il tempo. 
La storia tra Sloan e James non è sdolcinata a livelli stratosferici, quindi non mi è sembrata forzata, ma semplicemente normale. Cosa molto rara da trovare nei libri di recente pubblicazione. Ovviamente ci sarà il terzo incomodo ad animare un po' la situazione! ;) 
Mi sono soffermata di più sul difetto sopracitato perché è l'unica cosa che non mi è piaciuta e mi ha fatto storcere il naso. Per il resto mi è piaciuto tutto, persino il finale, che incuriosisce e invoglia a volerne sapere di più. Adesso sono indecisa se continuare la serie in inglese oppure attendere la traduzione...Ce la farò a resistere?? 

Valutazione
Copertina: 7
Trama: 7.5
Stile: 7.5




Lo consiglio a tutti gli appassionati del genere YA, ma anche al genere fantasy e d'avventura, perché questo libro è un insieme di tutti questi generi.
Voi lo avete letto? Cosa ne pensate? Fatemi sapere!
Un saluto, 
Tania

10 commenti:

  1. È nella mia tbr e con la tua recensione mi hai invogliata a leggerlo il prima possibile. Sarà la mia prossima lettura! :)

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  2. Se dici che la storia non è sdolcinata allora posso davvero farci un pensierino :D
    Mi ispira moltissimo sinceramente.. però ho timore ad iniziare serie nuove al momento.. non sapendo se verranno tradotti i seguiti, vorra dire che attenderò ancora :)

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    1. Ahaahhah! Io ne ho da finire tantissime di serie, ora che ci penso...vabbè, una più una meno...XD Comunque, non l'ho trovata troppo sdolcinata la loro storia, per fortuna!

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  3. Wow, mi incuriosisce davvero molto! Devo proprio farci un pensierino... grazie per il tuo parere! :)))

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    1. :D Bene, sono contenta che la recensione ti abbia incuriosita! ^^

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  4. Io penso che non ce la farò ad aspettare il seguito (incrociamo le dita) perché sono troppo curiosa della storia. Certo la trama è molto particolare e di solito fuggo da queste "cose" drammatiche però mi ispira un casino e il tuo voto mi rincuora. Vuol dire che dopotutto è da leggere ;)

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    1. Non è pesantissima come lettura...pensavo peggio. Più che altro incuriosisce! ^^ Spero ti piaccia!

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  5. Ciao, ho appena finito di leggere The Program e condivido molte delle tue osservazioni e in generale devo dire che mi è piaciuto nonostante in prima persona e al presente non sia proprio il mio stile di scrittura preferito...
    L'ho trovato molto struggente in certi punti, ma soprattutto pieno di contrasti specialmente tra la prima e la terza parte.
    Se ti va di dare un'occhiata a ciò che penso su questo libro fai una visitina al nostro piccolo blog: Raggywords - Recensione The Program di Suzanne Young
    Scusa per l'eventuale spam indesiderato...
    Rainy

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    1. Eh si, la prima e la terza parte sono contrastanti, ma mi è piaciuta molto l'idea dell'amnesia al contrario, dopo il "trattamento" nell'istituto.
      Vengo subito a leggere :) Ma quale spam indesiderato! Ci mancherebbe! ^^

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