domenica 17 novembre 2013

[Recensione] Il Seggio Vacante - J.K. Rowling

Titolo: Il Seggio Vacante
Titolo originale: The casual vacancy
Autore: J. K. Rowling
Editore: Salani
Genere: Narrativa generale
Numero pagine: 553
Data pubblicazione: 6 dicembre 2012
ISBN: 978-8867150960

Trama:
A chi la visitasse per la prima volta, Pagford apparirebbe come un'idilliaca cittadina inglese. Un gioiello incastonato tra verdi colline, con un'antica abbazia, una piazza lastricata di ciottoli, case eleganti e prati ordinatamente falciati. Ma sotto lo smalto perfetto di questo villaggio di provincia si nascondono ipocrisia, rancori e tradimenti. Tutti a Pagford, dietro le tende ben tirate delle loro case, sembrano aver intrapreso una guerra personale e universale: figli contro genitori, mogli contro mariti, benestanti contro emarginati. La morte di Barry Fairbrother, il consigliere più amato e odiato della città, porta alla luce il vero cuore di Pagford e dei suoi abitanti: la lotta per il suo posto all'interno dell'amministrazione locale è un terremoto che sbriciola le fondamenta, che rimescola divisioni e alleanze. Eppure, dalla crisi totale, dalla distruzione di certezze e valori, ecco emergere una verità spiazzante, ironica, purificatrice: che la vita è imprevedibile e spietata, e affrontarla con coraggio è l'unico modo per non farsi travolgere, oltre che dalle sue tragedie, anche dal ridicolo. J.K. Rowling firma un romanzo sulla società contemporanea, una commedia sulla nozione di impegno e responsabilità. In questo libro di conflitti generazionali e riscatti le trame si intrecciano e i personaggi rimangono impressi come un marchio a fuoco. Pagford, con tutte le sue contraddizioni e le sue bassezze, è una realtà così vicina da non lasciare indifferenti.

Recensione:
Ho deciso di leggere questo libro perché, viste le recensioni sia negative che positive, volevo capire cosa ci fosse di tanto bello e di tanto sgradevole in questo romanzo. Poi ero incuriosita dal fatto che J. K. Rowling fosse uscita dal genere fantasy di "Harry Potter" e si fosse cimentata in un romanzo più adatto a un pubblico adulto. Non ho incominciato la lettura aspettandomi di ritrovare lo stesso stile dei suoi libri precedenti: quindi ho azzerato completamente l'opinione che avevo di lei e ho incominciato a leggere non facendo caso a chi lo avesse scritto.
Già dalle prime pagine mi sono detta che la storia incominciava già a incuriosirmi, per via della morte improvvisa di Barry Fairbrother, ma poi a lungo andare mi sono dovuta ricredere, soprattutto per quanto riguarda la prima parte. E' tutta incentrata nelle telefonate e nei vari pettegolezzi che i personaggi si scambiano sulla morte del consigliere comunale Fairbrother (espediente utilizzato dalla scrittrice per una primaria e introduttiva presentazione dei personaggi principali). 
Migliora un po' nella seconda parte, quando gli altri personaggi, nemici o amici di Fairbrother decidono di concorrere per sostituirlo nel suo ruolo di consigliere.
Gli adolescenti, molto presenti, forse anche un po' troppo, nello svolgimento della trama non mi convincono. Sembrano addirittura più forti d'animo e di carattere degli adulti e non basta scrivere parolacce su parolacce per capire che un adolescente è complessato e difficile, anche se alcune volte rende l'idea, ma ripeterlo una decina di volte a pagina, mi sembra eccessivo anche se il personaggio lo richiede. Qui mi sono soffermata a pensare e mi è rivenuto in mente (purtroppo) chi era l'autore del libro e mi sono detta "Sembra che voglia far notare che il suo modo di scrivere e il linguaggio adottato sia del tutto cambiato da Harry Potter. Troppa ostentazione". Non ho potuto fare a meno di fare il paragone. Poi per carità, questo è ciò che penso io. 
La trama la trovo molto povera di struttura; se non fossero stati presenti tutti quei pensieri e ricordi dei personaggi, sicuramente il libro si sarebbe ridotto di due terzi.
Una lode però va allo stile descrittivo della Rowling. Su questo proprio non c'è da dirle niente. Precisa e meticolosa in ogni dettaglio. Invidia pura per questa donna (lo dico da aspirante scrittrice alle prime armi)! O.o 
Anche se la trama è un po' vacillante, il suo stile fa dimenticare tutto il resto.

Valutazione

Copertina: 7 (la prima versione in rosso e giallo. Nota bene: sono i colori di Grifondoro!!! ^-^) 7.5 (la seconda versione)
Stile: 8
Trama: 6


1/2

  

2 commenti:

  1. Ciao, sono un nuovo follower! :D
    Il libro ce l'ho ancora li che mi aspetta: voglio leggermelo in un momento in cui so che avrò del tempo da dedicargli costantemente! Penso, difatti, che leggerò prima The Cuckoo's Calling!
    A presto :)
    PS: Anch'io ho un blog che parla di libri! ^^ Questo è il link, passaci se ti va: http://libri-ehr.blogspot.it/

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    Risposte
    1. :) grazie!
      Si, ti conviene leggere prima The Cuckoo's calling!
      Passo molto volentieri!!

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