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lunedì 17 aprile 2023

[Recensione in anteprima] Il porto segreto di María Oruña

Buonasera!
Che bello tornare a scrivere sul blog! Era tantissimo che non trovavo il tempo e nemmeno l'umore giusto per aprire blogger e buttare giù qualche pensiero sulle mie letture recenti che a dire il vero sono state poche; più che altro sto rileggendo i miei vecchi romanzi per le ripubblicazioni in self e a fine giornata non ho granché voglia di riprendere in mano un libro. A ogni modo, sono riuscita a portare a termine - addirittura in anticipo - questa lettura in anteprima (*-*) e non vedevo l'ora di parlarvene perché mi è proprio piaciuto! "Il porto segreto" esce domani e trovate le info e la mia recensione qui di seguito. 



Titolo:
Il porto segreto
Autore: María Oruña
Editore: Ponte alle Grazie
Genere: Narrativa gialla/thriller
Data di pubblicazione: 18 aprile 2023
Formato: cartaceo ed ebook
Pagine: 494 (ebook) - 516 (cartaceo flessibile)
ISBN: 
978-8833318950
Prezzo: € 12,99 ebook - € 18,90 cartaceo

Trama
Oliver è nato e vive a Londra, ma una parte della sua famiglia è legata alla Cantabria. Quando, alla morte della madre, Oliver eredita una grande casa coloniale nella cittadina costiera di Suances, decide di cambiare vita e stabilirvisi per fare di Villa Marina un hotel sulla spiaggia. Ma durante i lavori di ristrutturazione, nel seminterrato viene scoperto il cadavere murato di un bambino: accanto a lui oggetti desueti, come in una tumulazione rituale. La scoperta causa un brivido in tuttala piccola comunità, e subito si sussegue una serie di omicidi in varie cittadine della regione. Fra autopsie che non quadrano e la paura che sale, la tenente Valentina Redondo si ritroverà a dover affrontare una minaccia nascosta e antica, e sarà costretta a un viaggio indietro nel tempo, fino alla Guerra civile e alle origini di un crimine terribile. Il porto segreto, uno dei gialli spagnoli più venduti e amati degli ultimi decenni, è il romanzo che ha rivelato al mondo il talento di María Oruña, la nuova regina del genere; ed è l’esordio di Valentina Redondo, l’indimenticabile, determinatissima detective dal duro sguardo a due colori.

Recensione (spoiler free)
Questo è il genere che mi piace di più leggere e appena l'ho adocchiato tra le nuove uscite non ho resistito all'impulso di inserirlo in wish list. Ringrazio la casa editrice Ponte alle Grazie per avermi dato l'opportunità di leggerlo in anteprima. 

Tutto ha inizio con il ritrovamento di un piccolo corpo nel seminterrato di un cottage sulla spiaggia - Villa Marina - in fase di ristrutturazione; il proprietario si chiama Oliver Gordon ed è per metà inglese e per metà spagnolo e a Suances, in Cantabria (una regione della Spagna del nord), ha trascorso gran parte delle estati della sua infanzia, perciò quel luogo per lui è gremito di bei ricordi; ora che la sua vita è a un punto di stallo, è lì che ha deciso di rifugiarsi per ricominciare da zero. La fine della relazione con la sua fidanzata e la morte improvvisa della madre lo hanno profondamente segnato, tuttavia non si aspetta di imbattersi anche in quell'orrore quando riceve la telefonata di uno dei soci dell'impresa edile che gli comunica il rinvenimento di un cadavere murato nelle fondamenta della casa. Quella stessa casa che ha ereditato dalla madre. Da qui ci saranno omicidi, tentati omicidi, avvertimenti, interrogatori, finti indiziati, indagini, ricerche, studi sulla storia e sugli alberi genealogici di alcune famiglie di Suances e dintorni. E niente è come sembra. Mi fermo qui per non spoilerare il resto. 
C'è da dire che ho trovato davvero pochi difetti in questa storia, perché María Oruña è una narratrice eccellente. La sua è una scrittura affascinante e magnetica dalla quale non vorresti staccarti mai. Oggettivamente lo stile colpisce per la raffinatezza e per l'assenza di ripetizioni che alleggeriscono notevolmente la lettura; rispecchia anche il mio gusto personale, per cui la lettura è risultata fluida, scorrevole e mai noiosa. È narrato in terza persona, il che dà la possibilità di seguire passo passo la vicenda attraverso gli occhi dei personaggi principali. I capitoli sono alternati da un diario incentrato sugli anni della guerra civile spagnola fino al dopo seconda guerra mondiale; grazie a questo espediente passato e presente si intrecciano in una sequenza, in una visuale ad ampio spettro, a 360°. Nonostante ciò, il salto temporale o da una circostanza all'altra, non inficia la lettura nel caso la si interrompa per riprenderla in un secondo momento. Anzi, ogni dettaglio ha la sua esatta collocazione ed è inserito in un incastro ben congegnato per infondere al testo un ritmo incalzante. L'autrice dà molto spazio alle descrizioni permettendo al lettore di essere più partecipe con l'immaginazione. Ho avuto come la sensazione di trovarmi in quei luoghi (fittizi o meno) e quando capita per un lettore è a dir poco fantastico; non sempre infatti ci si trova di fronte alla capacità di un autore di costruire un mondo in un libro, certi lo tratteggiano appena, altri lo costruiscono talmente bene da sembrare reale e questo è uno di quei casi. Forse per chi non è abituato alle descrizioni prolisse questo particolare potrebbe dare fastidio, ma ogni aneddoto riguardante un fatto o un personaggio è importante ai fini della comprensione della storia, della sequela degli avvenimenti e delle motivazioni che spingono (per esempio) un personaggio a comportarsi o ad agire in un determinato modo. 
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E a proposito dei personaggi: sono delineati egregiamente, sia caratterialmente, psicologicamente che fisicamente. Soprattutto Oliver Gordon e Valentina Redondo (nel presente) e le sorelle Fernàndez (nel passato). Ma anche  quelli secondari, che poi tanto secondari non sono visto che quasi tutti hanno un ruolo più o meno determinante nella vicenda. Ottima la gestione dei dialoghi tra colleghi, tra colleghi/amici di lunga data e la terminologia di facile comprensione, forse un po' forzati quelli di Oliver Gordon nel senso che tende sempre a strafare con il suo humor inglese, ma è un parere soggettivo. 
Ho apprezzato moltissimo il fatto che non ci sia stata la classica scoperta finale del colpevole ma che sia stato individuato attraverso un'indagine portata avanti nel corso dell'intero romanzo grazie alla cooperazione degli agenti della Guardia Civil, i medici legali e, sì, anche di un sospettato che si improvvisa detective!  
Oltre a essere un giallo, secondo me "Il porto segreto" è: una saga familiare, narrativa generale,  narrativa storica e ha anche spazio per uno spiraglio color rosa. 
Il titolo ha un doppio significato e quello "vero" si comprende solo verso la fine. Non ve lo dico perché lo dovete scoprire da soli :) 
Riassumendo:
- Scrittura scorrevole in terza persona
- Capitoli alternati a un diario
- Personaggi realistici
- Descrizioni lunghe ma stimolanti
- Dialoghi essenziali, talvolta forzati
- Terminologia e procedura d'indagine adeguate
- Ritmo incalzante
Lo consiglio agli appassionati del genere "thriller" e "giallo" ma anche a chi è in cerca di un romanzo particolare, insolito e fuori dagli schemi.

Valutazione
Cover: 8
Stile: 9
Trama: 8.5




Voi che ne pensate? Lo avevate già adocchiato? Vi ispira? Fatemi sapere!
Un saluto,
Tania ❤

domenica 24 gennaio 2021

[Recensione] La regina degli scacchi di Walter Tevis

Salve a tutti,
oggi vi parlo di un romanzo che ho letto in anteprima nella nuova edizione grazie a Mondadori: "La regina degli scacchi" di Walter Tevis. Di sicuro avrete sentito parlare della serie tv. Qui di seguito trovate le info, la trama e la mia recensione. 


Titolo: La regina degli scacchi (The Queen's Gambit)
Autrice: Walter Tevis
Editore: Mondadori
Genere: Narrativa
Data di pubblicazione: 26 gennaio 2021
Formato: cartaceo ed ebook
Pagine: 348 (ebook) - 324 (cartaceo rilegato)
ISBN: 
978-8804740537
Prezzo: € 7,99 ebook - € 14 cartaceo
Amazon - Ibs - Feltrinelli - MondadoriStore - Kobo

Trama
Finita in orfanotrofio all'età di otto anni, Beth Harmon sembra destinata a una vita grigia come le sottane che è costretta a indossare. Ma scopre presto due vie di fuga: le pillole verdi, distribuite a lei e alle altre ragazzine dell'orfanotrofio, e gli scacchi. Il suo talento prodigioso è subito lampante; una nuova famiglia e tornei sempre più glamour e avvincenti le permettono di intravedere una nuova vita. Se solo riuscisse a resistere alla tentazione di autodistruggersi... Perdere, vincere, cedere, resistere: imparare, grazie al gioco più solitario che ci sia, a chiedere aiuto, e a lasciarselo dare.


Recensione
Mi ha fatto rispolverare alcune mosse degli scacchi e al contempo vivere una storia incredibile. La storia di Beth Harmon è senz’altro inusuale; non è una donna perfetta, non è stata fortunata nella vita, ma che diamine! È nata per essere la regina degli scacchi. La passione che è sbocciata per caso a otto anni nello scantinato dell’orfanotrofio le ha cambiato totalmente l’esistenza. È stato bello assistere all’evoluzione del suo personaggio: da bambina prodigio (un po’ troppo precoce!) dotata di un talento mostruoso, a giovane donna che, dopo aver toccato il fondo per colpa delle sue dipendenze, trova finalmente il vero senso del gioco degli scacchi. Gli scacchi sono per prima cosa una sfida contro se stessi, con la solitudine e poi contro l’avversario. Ogni mossa è un nuovo inizio che porta a un nuovo cambio di strategia e, di conseguenza, a una nuova mossa dell’avversario che conduce di nuovo a un nuovo inizio. È un circolo vizioso che continua fintanto che il “Re non cade”. Le mosse si possono “prevedere” secondo le posizioni dei pezzi e degli spostamenti nelle case, ma non si può “leggere” nella mente di chi si ha di fronte. Le tante possibilità di azione sono troppe e le sviste capitano. La sua ascesa all’Olimpo dei migliori Maestri al mondo è tutt’altro che facile, per di più è una “femmina” in un mondo di “maschi”. Capirai… “solo gli uomini giocano a scacchi!”, si è sempre sentita dire. Lo dicevano tutti perché ancora non c’era stata nessuna Elisabeth Harmon! 
Prima ho accennato alle sue dipendenze (distensivi-tranquillantissimi-psicofarmaci, e alcol). Ebbene, sin dall'infanzia la protagonista appare molto consapevole di ciò che fa; a otto anni sa già quali sono i limiti da non superare con le "pillole verdi", ha un autocontrollo formidabile e un'altrettanta conoscenza di sé da far dubitare che Beth sia soltanto una bambina. Nel corso degli anni la necessità di quelle pillole aumenta. Più le cose si fanno difficili e più sente il bisogno di ricorrere a degli "aiutini" per essere al top della forma. Però arriva un momento in cui crolla insieme a tutte le sue certezze.  Seppure buttarsi sull’alcol sembri la via più semplice per dimenticarsi di tutto, non porta da nessuna parte. Beth ci mette un po’ a capirlo, ma le basta ricordarsi chi è e da dove viene per riprendere in pugno la sua vita e… gli scacchi. 
Il romanzo ha qualche piccola pecca qua e là, per esempio certi avvenimenti sono appena accennati – come lo sviluppo del rapporto con la madre adottiva e l'assenza del padre adottivo che, all’improvviso, sparisce così come è apparso per poi tornare e scomparire un’altra volta – e alcune descrizioni le ho trovate frettolose e non particolarmente convincenti. Tuttavia, è una lettura interessante e davvero appassionante che di rado annoia, anzi il lettore si trova irrimediabilmente a fare il tifo per la protagonista, sia per quanto riguarda la sua vita professionale che quella privata. La consiglio ai giocatori (che sicuramente avranno qualche cosa da ridire, tipo sulla frequenza d’uso della Difesa Siciliana come apertura di gioco e via dicendo) e ai non giocatori di scacchi perché gli incontri sono esplicati in modo chiaro e comprensibile. Per la parte “sentimentale” shippavo Beth e D. L. Townes. A proposito! Ma alla fin fine… qual è il nome di battesimo di Townes? XD 

Ora non mi resta che vedere la serie tv! Forse sono l’unica al mondo a non averla ancora vista, ma solo perché prima volevo leggere il libro. 


Valutazione
Cover: 7 (non vado matta per i libri con le cover uguali alle locandine delle serie tv o dei film -.- le concedo l'attenuante di avere più o meno tutti gli elementi chiave in primo piano)
Stile: 7.5
Trama: 8





Chi lo ha letto? Chi ha visto la serie tv? Me la consigliate? Fatemi sapere!
Un saluto e alla prossima,
Tania