Buonasera!
Che bello tornare a scrivere sul blog! Era tantissimo che non trovavo il tempo e nemmeno l'umore giusto per aprire blogger e buttare giù qualche pensiero sulle mie letture recenti che a dire il vero sono state poche; più che altro sto rileggendo i miei vecchi romanzi per le ripubblicazioni in self e a fine giornata non ho granché voglia di riprendere in mano un libro. A ogni modo, sono riuscita a portare a termine - addirittura in anticipo - questa lettura in anteprima (*-*) e non vedevo l'ora di parlarvene perché mi è proprio piaciuto! "Il porto segreto" esce domani e trovate le info e la mia recensione qui di seguito.
Titolo: Il porto segreto
Autore: María Oruña
Editore: Ponte alle Grazie
Genere: Narrativa gialla/thriller
Data di pubblicazione: 18 aprile 2023
Formato: cartaceo ed ebook
Pagine: 494 (ebook) - 516 (cartaceo flessibile)
ISBN: 978-8833318950
Prezzo: € 12,99 ebook - € 18,90 cartaceo
Trama
Oliver è nato e vive a Londra, ma una parte della sua famiglia è legata alla Cantabria. Quando, alla morte della madre, Oliver eredita una grande casa coloniale nella cittadina costiera di Suances, decide di cambiare vita e stabilirvisi per fare di Villa Marina un hotel sulla spiaggia. Ma durante i lavori di ristrutturazione, nel seminterrato viene scoperto il cadavere murato di un bambino: accanto a lui oggetti desueti, come in una tumulazione rituale. La scoperta causa un brivido in tuttala piccola comunità, e subito si sussegue una serie di omicidi in varie cittadine della regione. Fra autopsie che non quadrano e la paura che sale, la tenente Valentina Redondo si ritroverà a dover affrontare una minaccia nascosta e antica, e sarà costretta a un viaggio indietro nel tempo, fino alla Guerra civile e alle origini di un crimine terribile. Il porto segreto, uno dei gialli spagnoli più venduti e amati degli ultimi decenni, è il romanzo che ha rivelato al mondo il talento di María Oruña, la nuova regina del genere; ed è l’esordio di Valentina Redondo, l’indimenticabile, determinatissima detective dal duro sguardo a due colori.
Recensione (spoiler free)
Questo è il genere che mi piace di più leggere e appena l'ho adocchiato tra le nuove uscite non ho resistito all'impulso di inserirlo in wish list. Ringrazio la casa editrice Ponte alle Grazie per avermi dato l'opportunità di leggerlo in anteprima.
Tutto ha inizio con il ritrovamento di un piccolo corpo nel seminterrato di un cottage sulla spiaggia - Villa Marina - in fase di ristrutturazione; il proprietario si chiama Oliver Gordon ed è per metà inglese e per metà spagnolo e a Suances, in Cantabria (una regione della Spagna del nord), ha trascorso gran parte delle estati della sua infanzia, perciò quel luogo per lui è gremito di bei ricordi; ora che la sua vita è a un punto di stallo, è lì che ha deciso di rifugiarsi per ricominciare da zero. La fine della relazione con la sua fidanzata e la morte improvvisa della madre lo hanno profondamente segnato, tuttavia non si aspetta di imbattersi anche in quell'orrore quando riceve la telefonata di uno dei soci dell'impresa edile che gli comunica il rinvenimento di un cadavere murato nelle fondamenta della casa. Quella stessa casa che ha ereditato dalla madre. Da qui ci saranno omicidi, tentati omicidi, avvertimenti, interrogatori, finti indiziati, indagini, ricerche, studi sulla storia e sugli alberi genealogici di alcune famiglie di Suances e dintorni. E niente è come sembra. Mi fermo qui per non spoilerare il resto.
C'è da dire che ho trovato davvero pochi difetti in questa storia, perché María Oruña è una narratrice eccellente. La sua è una scrittura affascinante e magnetica dalla quale non vorresti staccarti mai. Oggettivamente lo stile colpisce per la raffinatezza e per l'assenza di ripetizioni che alleggeriscono notevolmente la lettura; rispecchia anche il mio gusto personale, per cui la lettura è risultata fluida, scorrevole e mai noiosa. È narrato in terza persona, il che dà la possibilità di seguire passo passo la vicenda attraverso gli occhi dei personaggi principali. I capitoli sono alternati da un diario incentrato sugli anni della guerra civile spagnola fino al dopo seconda guerra mondiale; grazie a questo espediente passato e presente si intrecciano in una sequenza, in una visuale ad ampio spettro, a 360°. Nonostante ciò, il salto temporale o da una circostanza all'altra, non inficia la lettura nel caso la si interrompa per riprenderla in un secondo momento. Anzi, ogni dettaglio ha la sua esatta collocazione ed è inserito in un incastro ben congegnato per infondere al testo un ritmo incalzante. L'autrice dà molto spazio alle descrizioni permettendo al lettore di essere più partecipe con l'immaginazione. Ho avuto come la sensazione di trovarmi in quei luoghi (fittizi o meno) e quando capita per un lettore è a dir poco fantastico; non sempre infatti ci si trova di fronte alla capacità di un autore di costruire un mondo in un libro, certi lo tratteggiano appena, altri lo costruiscono talmente bene da sembrare reale e questo è uno di quei casi. Forse per chi non è abituato alle descrizioni prolisse questo particolare potrebbe dare fastidio, ma ogni aneddoto riguardante un fatto o un personaggio è importante ai fini della comprensione della storia, della sequela degli avvenimenti e delle motivazioni che spingono (per esempio) un personaggio a comportarsi o ad agire in un determinato modo.
E a proposito dei personaggi: sono delineati egregiamente, sia caratterialmente, psicologicamente che fisicamente. Soprattutto Oliver Gordon e Valentina Redondo (nel presente) e le sorelle Fernàndez (nel passato). Ma anche quelli secondari, che poi tanto secondari non sono visto che quasi tutti hanno un ruolo più o meno determinante nella vicenda. Ottima la gestione dei dialoghi tra colleghi, tra colleghi/amici di lunga data e la terminologia di facile comprensione, forse un po' forzati quelli di Oliver Gordon nel senso che tende sempre a strafare con il suo humor inglese, ma è un parere soggettivo.
Ho apprezzato moltissimo il fatto che non ci sia stata la classica scoperta finale del colpevole ma che sia stato individuato attraverso un'indagine portata avanti nel corso dell'intero romanzo grazie alla cooperazione degli agenti della Guardia Civil, i medici legali e, sì, anche di un sospettato che si improvvisa detective!
Oltre a essere un giallo, secondo me "Il porto segreto" è: una saga familiare, narrativa generale, narrativa storica e ha anche spazio per uno spiraglio color rosa.
Il titolo ha un doppio significato e quello "vero" si comprende solo verso la fine. Non ve lo dico perché lo dovete scoprire da soli :)
Riassumendo:
- Scrittura scorrevole in terza persona
- Capitoli alternati a un diario
- Personaggi realistici
- Descrizioni lunghe ma stimolanti
- Dialoghi essenziali, talvolta forzati
- Terminologia e procedura d'indagine adeguate
- Ritmo incalzante
Lo consiglio agli appassionati del genere "thriller" e "giallo" ma anche a chi è in cerca di un romanzo particolare, insolito e fuori dagli schemi.
Voi che ne pensate? Lo avevate già adocchiato? Vi ispira? Fatemi sapere!
Un saluto,
Tania ❤