sabato 10 gennaio 2015

Segnalazione #7 Il Marchio dell'Anima (EVANESCENT The Rescuer of Souls #1) di Tania Paxia

Buon sabato, lettori!!
Si, si...avete letto bene il titolo! Questo è il post di auto-segnalazione del nuovo libro che ho scritto! ^^ Scusatemi, ma faccio un po' di promozione. Vi stresserò da qui al 3 febbraio (data di pubblicazione), quindi, vi prego, sopportatemi. :)
Sono contenta perché il libro ha ricevuto diverse richieste di prenotazione, quindi per adesso, mi pare un buon inizio!! *___*


Titolo: Il Marchio dell'Anima (EVANESCENT The Rescuer of Souls #1)
Autore: Tania Paxia 
Editore: Self-publishing
Genere: Paranormal
Data pubblicazione: 3 febbraio 2015 (prenotazione su amazon
Pagine: 260
ASIN:
B00S17VEXG 
Prezzo: 2,99€ 
Pagina Goodreads

Trama
Charon Tanxvilus Graham non è una ragazza come tante, ma ha il fardello di essere nata con una particolare dote: l'evanescenza.
Riesce a dissolversi nel nulla, come un fantasma, grazie ai suoi occhi infuocati. Ha ereditato il potere da sua madre Madge. Mentre suo padre Patrick, lo scrittore famoso per aver dato vita alla serie intitolata "I soccorritori di anime" è, come dire, 'normale'.
Le persone nate con questo potere sono dette Caronti, poiché hanno il ruolo di traghettare le Anime dei diversi aldilà: esistono i traghettatori del Mondo Superiore e i traghettatori del Mondo Sotterraneo, al quale Charon appartiene.
Ma qualcosa sta per cambiare. L'ordine gerarchico, infatti, si sta sgretolando a seguito di eventi mai accaduti in passato. Tutto comincia con la misteriosa scomparsa di Madge. Da quel momento la situazione non fa altro che peggiorare.
E la sua amicizia con Jess Howard, il nuovo invadente vicino di casa 'normale', sarà fondamentale per riscrivere il destino di entrambi.
La serie è ispirata al sesto libro dell'Eneide di Virgilio, rivisto in chiave moderna. 
Spero di creare presto anche la pagina facebook in questi giorni. Vi dico subito che non credo di fare il cartaceo, perché sinceramente dopo l'esperienza di Nicholas ed Evelyn, non ne vale la pena. Comunque se qualcuno lo vuole cartaceo basta chiederlo con un messaggio privato o commentando nel post.
Se vi è piaciuta la trama e il trafiletto scritto proprio qua sotto, segnalatelo nei vostri blog o fate passaparola. Mi farebbe un immenso piacere!
Vi lascio con un assaggio dell'inizio. 
PROEMIO
Caronte


« Da qui la via che porta alle tartaree acque dell’Acheronte. Questo gorgo ribolle in un abisso immenso, sporco di melma, e tutta nel Cocito erutta questa sua miserabile fanghiglia.
Traghettatore orribile e custode di questo fiume, minaccioso e lercio, è Caronte: dal mento gli discende una candida barba incolta e lunga, sembrano gli occhi due carboni accesi, porta un mantello sudicio, annodato sopra le spalle. »
(Eneide VI 295-301)
 
Questo è il mio verso preferito dell’Eneide. Perché? Perché parla di me. O meglio: parla di quelli come me. I Traghettatori di Anime.
La descrizione fisica non mi rappresenta affatto, tranne che per il particolare degli occhi di fiamma, ma coglie alla perfezione ciò che sono. Charon, per l’appunto. Charon Tanxvilus Graham, una ragazza come tante, con il fardello di essere nata con una particolare dote: l’evanescenza. Tutta la famiglia da parte di mia madre, ha questa capacità; e, come tutti i traghettatori di anime, abbiamo la facoltà di dissolverci nel nulla.
Mio padre, Patrick James Graham, in arte Pat J. Graham, invece, è, come dire, “normale”. Per quanto possa essere normale uno scrittore di libri fantasy. Voglio dire, niente contro di loro, ma sono sempre nel mondo dei sogni. E poi si ostina a farmi domande su domande a proposito di quello che faccio. Come se già non ne conoscesse tutti i dettagli, grazie ai racconti di mia madre, Margaret. “Sono le avventure che vivi che mi interessano. Tu racconta”. Mi diceva sempre, fissandomi con quegli occhi scuri da cerbiatto indifeso, mentre prendeva appunti sul suo taccuino logoro e ricolmo di annotazioni.
Però da quando la mamma se ne è andata, tutto è cambiato. Non è più quello di prima.
Niente è più come prima.
Per cominciare ha deciso di intraprendere una nuova vita trasferendosi a Newport, nel Rhode Island, abbandonando la sua carriera di scrittore di libri fantasy. Alcuni suoi contatti gli hanno procurato un lavoro come giornalista presso un quotidiano locale. In questo modo avrebbe potuto sfruttare appieno la sua laurea in giornalismo.
Ho sperato fino all’ultimo che cambiasse idea, ma nulla sembrava poterlo fermare. “Niente da fare. Ci trasferiamo”. Al solo sentir pronunciare le due parole “Ci trasferiamo” mi sono venuti i brividi. Vivevamo, da quando sono nata, a Ridgewood, nell’estremità occidentale di Long Island, in uno dei quartieri storici del Queens, insieme alla mia nonna materna, Magdalen Hudson, meglio conosciuta come Maude.
Quando ha saputo del trasferimento a momenti le veniva un infarto. “Cosa?” Aveva gridato contro mio padre “Ma sei diventato matto?” Aveva continuato a inveire contro di lui “Lo so cosa stai cercando di fare, ma portandola via di qui non cambierà proprio niente. Le anime continueranno a cercarla”. Pensavo che con quelle parole lo avesse convinto a lasciarmi continuare a vivere con lei a Ridgewood, per permettermi di frequentare l’ultimo anno del liceo alla Grover Cleveland High School, ma è rimasto fermo nella sua convinzione: era certo che un cambio di “ambiente”, fuori dalla portata della mia cerchia ristretta di amici, traghettatori di anime anche loro, mi avrebbe fatto bene. E poi, secondo il suo subdolo modo di pensare, mi avrebbe senz’altro aiutato a dimenticare ciò che è successo. Come se fosse la cosa più facile del mondo reprimere quel ricordo. Non so bene cosa sia avvenuto, ma mia madre stava svolgendo il suo consueto viaggio nell’oltretomba con un’anima, ma non è più tornata. Si pensa sia caduta nell’oblio o che, nella peggiore delle ipotesi, si sia avventurata oltre i Campi Elisi, fuori dai confini conosciuti dell’Averno. E nessuna persona vivente poteva addentrarsi in quelle terre per poi poterlo raccontare. È stato terribile, soprattutto per mio padre. Non si rendeva conto di cosa significasse con esattezza “Madge ritornerà, vero? Non è morta…” Aveva chiesto a Maude con gli occhi sgranati, velati dalle lacrime. Maude, però, non aveva risposto. Aveva continuato a fissarlo con lo sguardo vuoto senza la più pallida idea di cosa inventarsi per farlo stare tranquillo. In effetti, una vera e propria risposta, non ce l’aveva neanche lei. Non si era mai verificato che un traghettatore non facesse più ritorno.
Ma io non mi arrenderò mai fino a quando non l’avrò trovata.
Perché lei è viva. VIVA. Deve esserlo.

Segnatevi la data (3 febbraio 2015) perché i Caronti stanno arrivando!!! :) Detto così, sembra quasi una minaccia...*taniascuotelatestaconvigore* ma vi assicuro che non lo è!
Un saluto e vi auguro un buon week-end,
Tania

6 commenti:

  1. Non vedo l'ora di conoscere questa tua nuova storia :)

    RispondiElimina
  2. Te lo scrivo anche qui: non vedo l'ora di leggerlo! :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. :D Ti ringrazio! Spero di essere stata all'altezza! <3

      Elimina
  3. Mi aggrego ai commenti di sopra! Sembra davvero promettente e spero di riuscire a leggerlo!!! *___*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie!! ^^ Spero che tu riesca a leggerlo presto! Sono curiosa di sapere cosa ne pensi! :)

      Elimina