lunedì 14 ottobre 2019

[Recensione] I Cieli di Sandra Newman

Buongiorno e buon lunedì!
Non è stato un periodo denso di letture entusiasmanti e non vi ho più parlato delle mie ultime letture ma, archiviata una sequenza di letture Nì, mi sono imbattuta in questo libro che mi ha finalmente catturata! E quindi torno sul blog per farvi leggere la mia opinione sul romanzo in questione. È il primo romanzo di Sandra Newman tradotto in Italia e si intitola "I Cieli" - The Heavens - ed è un connubio perfetto tra narrativa contemporanea e fantasy. Qui di seguito vi lascio tutte le info compresa la trama ⇊

Titolo: I Cieli

Autrice: Sandra Newman
Editore: Ponte alle Grazie
Genere: Narrativa contemporanea/fantasy
Data di pubblicazione: 3 ottobre 2019
Formato: cartaceo ed ebook
Pagine: 215 (ebook) - 246 (cartaceo rilegato)
ISBN978-8833310435
Prezzo: € 9,99 ebook - € 16,80 cartaceo
Amazon ebook - cartaceo


Trama
New York, 2000. Kate e Ben si incontrano a una festa e s’innamorano subito. È l’alba di un nuovo millennio, il primo senza una guerra in nessuna parte del mondo. L’ONU ha appena piantato la sua bandiera su Marte. Una senatrice del partito dei verdi sta per diventare la prima presidente degli Stati Uniti. Kate si addormenta, consapevole di essere amata.
Londra, 1593. Da sempre, ogni notte, Kate sogna di essere Emilia, musicista e poetessa italiana nell’Inghilterra della fine del Cinquecento. Tormentata dal presagio di una città bruciata e distrutta, decide di salvare il mondo. Ogni decisione che prenderà, influenzerà la vita di un giovane e sconosciuto poeta, William Shakespeare, quella di Kate e di Ben, il mondo del Duemila.
Una storia d’amore, di universi alternativi, di follia, di poesia e di viaggi nel tempo. Un sogno annidato in un bizzarro risveglio; un romanzo ammaliante su quel che abbiamo perduto e quel che ancora possiamo salvare.  


Recensione

Sapete quando vi arrivano le newsletter delle nuove uscite letterarie e, per caso, vi capita di leggere una trama senza troppo interesse per poi ritrovarvi a divorarla in pochi secondi? Ecco a me è successo questo, quando mi sono imbattuta nella segnalazione dell'annuncio di pubblicazione de "I Cieli". Non vi nascondo che avrei voluto leggere il romanzo subito dopo essere stata incantata dalla sinossi, perciò è stato davvero - davvero davvero davvero - tanto difficile dover attendere il mio rientro a casa nel weekend per stringerlo fra le mani e iniziare la lettura. Ringrazio la casa editrice Ponte alle Grazie per avermi inviato la copia staffetta perché ci tenevo molto a leggerlo e a recensirlo qui sul mio blog.
La trama, come accennato prima, è accattivante e ben congegnata, con pochi spoiler e qualche dettaglio abbozzato giusto per attirare la curiosità del lettore, tant'è che la storia in alcuni punti è riuscita a sorprendermi con diversi cambi di rotta e svolte interessanti, imprevedibili e impeccabili. Se ci sono queste tre i, o come la chiamo io "la valutazione delle tre i", vuol dire che secondo il mio giudizio sfiora la perfezione. Le tre i mi aiutano a valutare i romanzi attraverso il livello di fascino o "feeling" letterario, della capacità di sorprendere e di risultare credibile persino nelle situazioni più assurde. I Cieli è stato all'altezza delle aspettative e, per certi versi, è andato anche oltre. È un romanzo che parte in sordina, ma quando parte ha dei picchi di ritmo narrativo altissimi; interi capitoli filano via uno dietro l'altro senza troppa fatica e spesso mi sono ritrovata a divorare le pagine senza accorgermene, totalmente immersa nel mondo che Sandra Newman è riuscita a creare. La capacità dell'autrice di intrecciare la realtà con l'immaginazione è notevole e sicuramente è uno dei punti di forza della storia che altrimenti sarebbe stata una storia come tante altre. Invece la peculiarità dei sogni che si mescolano col passato (e di riflesso a realtà alternative, a cieli diversi seppure uguali) l'ha resa unica nel suo genere e talmente ricca di particolari relativi alla politica, ai diritti umani e sociali, da sembrare un romanzo fin troppo realistico.
Vi accenno qualche dettaglio, altrimenti rischio di fare spoiler. Kate e Ben si incontrano a una festa e per caso - o per destino - si piacciono immediatamente per l'affinità, per la facilità con cui riescono a parlare di tutto e di niente, per gli sguardi estranei ma complici e per l'innegabile attrazione fisica. Sono due protagonisti anomali e diversi da tutti gli altri personaggi che noi lettori incontriamo di solito nei libri in voga in questo periodo, ovvero non sono belli e impossibili, non sono ricchi da far invidia e riescono a trasmettere qualcosa di vero, specialmente le loro paure e le incertezze. Kate è quella che risalta di più perché è l'anima "magica" che dà vita all'intera vicenda ed è quella che introduce l'elemento fantasy nella narrazione con i viaggi nel passato attraverso i suoi sogni e la sua capacità di modificare - non sempre in meglio - la realtà in cui vive. Ha una personalità astrusa, ribelle e disorganizzata. In più ha un potere e non lo nasconde. Il che non la rende credibile agli occhi dei suoi amici. Neanche Ben le crede e non perde occasione per riprenderla e urlarle contro di smetterla di inventarsi un mondo che non esiste. Spesso litigano e vanno avanti a vivere la loro relazione tra vari tira e molla. Se in un primo momento la fantasia, la fervida immaginazione e le mille stravaganze di Kate avevano affascinato Ben, a lungo andare rischiano di diventare una scusa per allontanarsi da lei. Per un tipo obbiettivo e realista come Ben stare insieme a Kate non è semplice: lei vive nel suo mondo e tutto quello che per lui è normale per lei non lo è. A esempio a Kate pare strano anche solo il voler pensare di cercarsi un lavoro e avere degli impegni da rispettare come tutti quanti. Lui pensa sia una fase passeggera, ma la situazione si aggrava sempre di più fino a che i sintomi caratteristici di una lieve depressione si trasformano in schizofrenia. Tutto perché Kate ricorda un mondo diverso da quello in cui si sveglia ogni mattina. Colpa dei suoi sogni che la proiettano nel passato in cui una singola azione - anche la più insignificante - può causare dei cambiamenti che si compiono grazie al cosiddetto effetto farfalla. Il come e il quando si realizza questo effetto farfalla dovrete scoprirlo voi, ma vi anticipo subito che alla fine tutto avrà un senso e ogni pezzo del puzzle andrà al proprio posto. Non aggiungo altro per non rovinarvi la sorpresa di scoprire passo dopo passo tutti gli ingredienti che la Newman ha aggiunto alla sua ricetta perfetta. Il risultato è stato un mash-up incredibile tra narrativa contemporanea, fantasy e romanzo storico. Sì, perché la storia è ambientata in una New York dei primi anni duemila, ma anche nel tardo sedicesimo secolo nei dintorni di Londra. I riferimenti ai fatti realmente accaduti abilmente mescolati alla parte romanzata sono andati ad arricchire una struttura narrativa già di per sé forte.
Due sole pecche mi hanno trattenuto dall'assegnare cinque stelle: qualche refuso e parola dimenticata nel testo (poche ma trattandosi di una CE vanno segnalate) e l'inizio non troppo immediato (gusto personale), per cui occorre un po' di tempo e pazienza prima di entrare in sintonia con i personaggi, con i loro meccanismi di ragionamento e il loro modo di relazionarsi con se stessi e con gli altri. La psicologia di Kate, come ho scritto prima, è quella che spicca fra tutte ed è quella più complicata da comprendere per le scelte che compie e per come reagisce alle sfide che il destino le chiede di affrontare. In alcuni punti è arrivata a infastidirmi, in altre ero in apprensione per lei, in altre ancora avrei voluto che Ben fosse stato più comprensivo e meno menefreghista nei suoi confronti e che non l'avesse lasciata da sola nei momenti in cui aveva più bisogno di lui. Tutto questo però li rende terribilmente umani e più vicini alle persone reali che al loro status di personaggi inventati. Ogni personaggio che si incontra sembra vivere con un'aura infelice addosso, anche nei momenti in cui le cose sembrano andare per il verso giusto. Li ho adorati sia per i loro pregi che per i loro difetti. Stesso discorso per quelli secondari, delineati a trecentosessanta gradi come fossero i principali anche grazie allo stile in terza persona che aiuta a sviluppare più situazioni contemporaneamente; li ho trovati un po' stravaganti e sopra le righe, ma comunque apprezzabili.
L'atmosfera che si respira in ogni pagina è densa di sentimenti ed emozioni: si passa in modo sublime dal folle divertimento alla tristezza, allo smarrimento e al disagio interiore. Era parecchio che non mi capitava di leggere un romanzo così "completo" in ogni sua sfaccettatura. Mi è sembrato quasi un romanzo antico, proveniente da un'altra epoca. La parte storica mi è piaciuta da matti! Anche William Shakespeare, secondo me, avrebbe apprezzato.

In definitiva: I Cieli è un romanzo che non scorderò tanto facilmente.

Vi consiglio di leggerlo anche se non siete fan del genere fantasy perché una volta iniziato faticherete a staccarvi dalle pagine; non vi sembrerà neanche di leggere un fantasy bensì un'autentica cronistoria.
Piccola nota conclusiva: la sovraccoperta è meravigliosa!



Valutazione
Copertina: 9
Trama: 9
Stile: 9

1/2


E voi che ne pensate? Lo avete letto o avete intenzione di leggerlo?
Fatemi sapere! Alla prossima recensione (spero presto),
Tania

Nessun commento:

Posta un commento