Buongiorno a tutti!
Ohhhh, finalmente torno a scrivere una recensione nel blog. Scusate l'assenza ma da un mese sono stata risucchiata nel vortice dell'editing e boh, non so come, sono sopravvissuta! 😂
Il romanzo di cui sto per parlarvi l'ho letto un po' di tempo fa (sono indietrissimooooo) e mi è rimasto impresso proprio per le storie pregresse dei personaggi. Vi lascio tutte le info qui di seguito:
Titolo: Lacrime in collisione
Autore: Benedetta Cipriano
Editore: Autopubblicato
Genere: Narrativa rosa - New Adult
Editore: Autopubblicato
Genere: Narrativa rosa - New Adult
Pagine: 160 (ebook) - 226 (cartaceo)
ASIN: B01AEYTB7Y
ASIN: B01AEYTB7Y
ISBN: 978-1530863334
Data di uscita:
Prezzo: 0,99€ (ebook) - 9,26€ (cartaceo)
Data di uscita:
Prezzo: 0,99€ (ebook) - 9,26€ (cartaceo)
Trama
Probabilmente, se vissuta insieme, la vita può fare meno paura…
Hope combatte ogni giorno contro uno stranissimo disturbo ossessivo-compulsivo, nel tentativo di mettere a tacere il dolore causato dalle delusioni passate.
Nate è un ex marine, ora istruttore di krav maga, con un ricordo ingombrante che logora la sua anima di giorno in giorno.
Eppure quando si incrociano per la prima volta, all’interno di un supermercato deserto, non possono più tornare indietro: Hope, in preda a un attacco di panico, viene soccorsa da un Nate apparso dal nulla.
Da allora, occhi negli occhi, non riescono più a fare a meno l’uno dell’altro.
Possono due anime perdute ricominciare a lottare insieme? Forse, anche quando tutto sembra perduto, c’è sempre speranza e possibilità di scelta?
Hope combatte ogni giorno contro uno stranissimo disturbo ossessivo-compulsivo, nel tentativo di mettere a tacere il dolore causato dalle delusioni passate.
Nate è un ex marine, ora istruttore di krav maga, con un ricordo ingombrante che logora la sua anima di giorno in giorno.
Eppure quando si incrociano per la prima volta, all’interno di un supermercato deserto, non possono più tornare indietro: Hope, in preda a un attacco di panico, viene soccorsa da un Nate apparso dal nulla.
Da allora, occhi negli occhi, non riescono più a fare a meno l’uno dell’altro.
Possono due anime perdute ricominciare a lottare insieme? Forse, anche quando tutto sembra perduto, c’è sempre speranza e possibilità di scelta?
Recensione
Hope e Nate, non si conoscono ma hanno già una cosa in comune: un passato difficile. Sapete, a me non piacciono molto i libri tristi, perché i protagonisti, delle volte, sono davvero noiosi da seguire durante il libro; vuoi per esigenze di trama, o proprio per colpa dell'autore che ha reso troppo "pesante" la narrazione e le problematiche sviluppate all'interno del romanzo. Cioè, per spiegarmi meglio, delle volte non si scorge neanche la differenza tra la psicologia di un personaggio all'inizio della storia e alla fine; non si nota, per l'appunto, un vero e proprio cambiamento.
In questo libro, invece, il cambiamento si nota eccome (grazie Benedetta!), perché l'autrice ha saputo trattare a dovere delle tematiche non proprio semplicissime da descrivere a parole e da trasmettere a livello emotivo. I tormenti di Nate per non essere riuscito a fare di più per salvare una persona a lui cara e al trauma subìto da Hope, quasi annientata psicologicamente. Se Nate ha trovato un certo equilibrio grazie al krav maga e alle lezioni/allenamenti in palestra, Hope si è tenuta tutto dentro lasciando che la sua apatia mentale si ripercuotesse anche sul fisico esile. Entrambi portano dentro un dolore, ma uno cerca di reagire, mentre l'altra si rifiuta di vivere per limitarsi a sopravvivere.
Poi tutto cambia. Una sera, in un supermercato. Due persone sconosciute che appena incrociato l'uno lo sguardo dell'altra si riconoscono. Si riconoscono, nel senso che da uno sguardo hanno già capito che sono simili, che portano dentro qualcosa che li logora.
Però basta un attimo per perdersi di vista. Solo un attimo, perché sono destinati a incontrarsi di nuovo... non vi dico né come né dove perché voglio lasciarvi la sorpresa.
A ogni modo, questi due personaggi sono cresciuti molto nel corso della storia, grazie al rapporto che hanno stretto e che hanno portato avanti nonostante le difficoltà della vita, provando a guarirsi a vicenda le ferite dell'anima. Nate confida i suoi problemi a Hope, a un certo punto, ma lei sembra non essere ancora pronta. Lui si fida ciecamente di lei, ma la brutta esperienza di Hope le impedisce di donarsi completamente a qualcun altro, perché essere feriti da una delle persone che più ami, fa davvero male. Soprattutto quando c'è di mezzo la violenza. Devo dire che l'autrice è stata in grado di toccare certi argomenti con eleganza e senza essere volgare, dando dimostrazione che non sempre servono particolari raccapriccianti e scabrosi per far intendere certe cose; il tatto, gente. E' tutta una questione di tatto. E anche di decenza. Ogni tanto si può anche lasciar intendere, senza per forza spingere oltre. Questo è solo il mio pensiero, ma sicuramente gioca un punto a favore del romanzo sia a livello oggettivo che soggettivo.
Sicuramente quello all'apparenza più forte è Nate. Ma Hope è riuscita a tirar fuori un bel carattere, proprio per il suo vissuto e l'aiuto di quel ragazzo dal cuore d'oro incontrato per caso. Secondo me Hope è quella che tra i due è cresciuta di più in quelle che io ho inquadrato come le sue tre fasi: la prima in cui è praticamente un'anima in pena, un uccellino ferito che non è in grado di prendersi cura di se stesso, la seconda in cui cerca di spiccare il volo ma ha sempre qualcosa che la trattiene, e la terza nella quale è consapevole della sua forza e dei suoi limiti. La terza fase è quella decisiva, quella del riscatto. Il suo personaggio ha avuto una bellissima evoluzione ed è una delle cose più belle di questo libro, oltre la parte romance, chiaramente. Romanticissimo, Nate. ♥
Il finale un po' triste, per tutta quanta la vicenda del rapporto odio-amore di Hope con il padre; ho sperato fino all'ultimo che le cose potessero prendere un'altra piega e invece...
Ma un evento negativo ne porta uno positivo, giusto? E vi lascio in sospeso...
Una nota per quanto riguarda lo stile: scorrevole e incisivo, senza troppi fronzoli. E' narrato sia dal punto di vista di Nate, sia dal punto di vista di Hope, così da far conoscere meglio ed entrare in sintonia con entrambi.
Forse, soprattutto all'inizio, avrei preferito che la protagonista fosse meno timorosa e che fosse più reattiva, ma quando la mente va in tilt è difficile ragionare, me ne rendo conto. Quindi, per la brutta storia che ha alle spalle, è ampliamente perdonata per certi suoi atteggiamenti.
Detto ciò, consiglio questo romanzo agli appassionati di romance, ma anche a chi ha voglia di lasciarsi trasportare e coinvolgere dai veri sentimenti, da quelli negativi come la rabbia, il senso di smarrimento, di confusione, la malinconia, a quelli positivi come l'amicizia, l'amore e anche un pizzico di ironia che non guasta.
In questo libro, invece, il cambiamento si nota eccome (grazie Benedetta!), perché l'autrice ha saputo trattare a dovere delle tematiche non proprio semplicissime da descrivere a parole e da trasmettere a livello emotivo. I tormenti di Nate per non essere riuscito a fare di più per salvare una persona a lui cara e al trauma subìto da Hope, quasi annientata psicologicamente. Se Nate ha trovato un certo equilibrio grazie al krav maga e alle lezioni/allenamenti in palestra, Hope si è tenuta tutto dentro lasciando che la sua apatia mentale si ripercuotesse anche sul fisico esile. Entrambi portano dentro un dolore, ma uno cerca di reagire, mentre l'altra si rifiuta di vivere per limitarsi a sopravvivere.
Poi tutto cambia. Una sera, in un supermercato. Due persone sconosciute che appena incrociato l'uno lo sguardo dell'altra si riconoscono. Si riconoscono, nel senso che da uno sguardo hanno già capito che sono simili, che portano dentro qualcosa che li logora.
Però basta un attimo per perdersi di vista. Solo un attimo, perché sono destinati a incontrarsi di nuovo... non vi dico né come né dove perché voglio lasciarvi la sorpresa.
A ogni modo, questi due personaggi sono cresciuti molto nel corso della storia, grazie al rapporto che hanno stretto e che hanno portato avanti nonostante le difficoltà della vita, provando a guarirsi a vicenda le ferite dell'anima. Nate confida i suoi problemi a Hope, a un certo punto, ma lei sembra non essere ancora pronta. Lui si fida ciecamente di lei, ma la brutta esperienza di Hope le impedisce di donarsi completamente a qualcun altro, perché essere feriti da una delle persone che più ami, fa davvero male. Soprattutto quando c'è di mezzo la violenza. Devo dire che l'autrice è stata in grado di toccare certi argomenti con eleganza e senza essere volgare, dando dimostrazione che non sempre servono particolari raccapriccianti e scabrosi per far intendere certe cose; il tatto, gente. E' tutta una questione di tatto. E anche di decenza. Ogni tanto si può anche lasciar intendere, senza per forza spingere oltre. Questo è solo il mio pensiero, ma sicuramente gioca un punto a favore del romanzo sia a livello oggettivo che soggettivo.
Sicuramente quello all'apparenza più forte è Nate. Ma Hope è riuscita a tirar fuori un bel carattere, proprio per il suo vissuto e l'aiuto di quel ragazzo dal cuore d'oro incontrato per caso. Secondo me Hope è quella che tra i due è cresciuta di più in quelle che io ho inquadrato come le sue tre fasi: la prima in cui è praticamente un'anima in pena, un uccellino ferito che non è in grado di prendersi cura di se stesso, la seconda in cui cerca di spiccare il volo ma ha sempre qualcosa che la trattiene, e la terza nella quale è consapevole della sua forza e dei suoi limiti. La terza fase è quella decisiva, quella del riscatto. Il suo personaggio ha avuto una bellissima evoluzione ed è una delle cose più belle di questo libro, oltre la parte romance, chiaramente. Romanticissimo, Nate. ♥
Il finale un po' triste, per tutta quanta la vicenda del rapporto odio-amore di Hope con il padre; ho sperato fino all'ultimo che le cose potessero prendere un'altra piega e invece...
Ma un evento negativo ne porta uno positivo, giusto? E vi lascio in sospeso...
Una nota per quanto riguarda lo stile: scorrevole e incisivo, senza troppi fronzoli. E' narrato sia dal punto di vista di Nate, sia dal punto di vista di Hope, così da far conoscere meglio ed entrare in sintonia con entrambi.
Forse, soprattutto all'inizio, avrei preferito che la protagonista fosse meno timorosa e che fosse più reattiva, ma quando la mente va in tilt è difficile ragionare, me ne rendo conto. Quindi, per la brutta storia che ha alle spalle, è ampliamente perdonata per certi suoi atteggiamenti.
Detto ciò, consiglio questo romanzo agli appassionati di romance, ma anche a chi ha voglia di lasciarsi trasportare e coinvolgere dai veri sentimenti, da quelli negativi come la rabbia, il senso di smarrimento, di confusione, la malinconia, a quelli positivi come l'amicizia, l'amore e anche un pizzico di ironia che non guasta.
Valutazione
Cover: 7.5
Trama: 8
Spero di leggere presto altri romanzi di Benedetta! Voi avete letto Lacrime in collisione? Ha un titolo bellissimo, non credete anche voi? Fatemi sapere, mi raccomando!
Un abbraccio e a presto,
Tania
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