sabato 1 febbraio 2025

[Recensione] E ancora sogno di cantarti il vento di Gabriella Mancini

Buon sabato a tutti,

oggi vi lascio la mia recensione di "E ancora sogno di cantarti il vento" di Gabriella Mancini. Le info le trovate qui di seguito e, dopo, la recensione:


Titolo:
 E ancora sogno di cantarti il vento
Autore: Gabriella Mancini
Editore: Infinito Edizioni
Genere: Raccolta poesie/Poesie 
Data di uscita: 22 novembre 2024
Pagine: 96 (cartaceo) - 115 (ebook)
ASIN: 
B0DRZ936N7
Prezzo: 6,99€ - cartaceo 14€ 
Link Amazon

Trama
Un viaggio lungo “cinquanta miglia” tra passi, incontri, pensieri, soste e sguardi poetici. Un percorso che evoca la nascita dell’amore per la poesia, i ricordi di una vita intera, le attese, i falò contando le stelle e le chiavi segrete che aprono i nostri cuori. Un viaggio esteriore sino a Finisterre passando attraverso il cuore dell’Africa e le favelas del Minas Gerais; uno interiore, più profondo e impervio, nel quale la vita abbraccia la morte, la strada diventa casa, il disagio emotivo è un vetro rotto e lo svanire della gioventù si trasforma in una sensuale consapevolezza. Infine, il viaggio dell’amore, vissuto o immaginato, urlato o taciuto, sognato e idealizzato. In questo errare c’è tanto di tutti noi: viandanti senza sosta che desiderano cogliere la bellezza, annusarla, sentirla sulla pelle e serbarne il ricordo anche solo per un attimo o poco più.

Recensione
Per prima cosa ringrazio l'autrice per avermi inviato la copia digitale della sua raccolta di poesie. Le leggo volentieri, ma non recensisco spesso poesie perché penso che a ognuno trasmettano qualcosa di diverso e racchiudano mondi e colori differenti a seconda degli occhi di chi le legge. Un po' come accade con le canzoni: solo chi le ha scritte conosce il vero significato nascosto. Chi le ascolta le interpreta e, tra i più fortunati, c'è chi vi trova qualcosa di sé. Tuttavia, è bello lasciarsi trasportare dalle parole e dalla fantasia. Spero comunque di essere chiara nella spiegazione dei concetti e delle sensazioni che mi ha trasmesso questa bella raccolta di poesie. 
La raccolta è suddivisa in quattro parti: "Il viaggio della vita", "Il viaggio geografico e introspettivo", "Il viaggio della fragilità" e "Il viaggio dell'amore". Quindi il "viaggio", in tutte le sue forme e sfumature, è il tema potante; che si tratti di ricordi felici, malinconici, di riflessioni o di reminiscenze legate a luoghi lontani, l'autrice riesce a scattare vere e proprie fotografie degli istanti che descrive, accompagnando il lettore in un viaggio che è tanto fisico quanto interiore. Il viaggio "geografico" - come quello della poesia su Finisterre, per esempio - si intreccia al viaggio "interiore", di quelli che tutti facciamo nella nostra testa (i cosiddetti viaggi mentali), d'introspezione e dell'anima, se e quando ci vogliamo fermare a capire chi siamo e "dove" stiamo andando. 
Lo stile dell'autrice è diretto, confidenziale, quasi come se stessimo leggendo le pagine intime e personali di un diario, riempite di sentimenti ed esperienze vissute. 
Il titolo è molto poetico, evocativo, come lo sono la maggior parte delle poesie contenute al suo interno. Ho interpretato il vento come simbolo di libertà, ma anche come di mutamento: dei sentimenti, di vita, del pensiero e tante altre cose. 
Alcune poesie mi hanno particolarmente colpita e fatta riflettere, in special modo sullo scorrere del tempo.
- Il ballo della gelosia (atto 1 e 2). Donne a confronto, Giulia che di primavere ne ha cinquanta e Marta che ne ha venticinque. Mi ha fatto pensare a quando sarò Giulia e non più Marta. Di sicuro avrò sempre paura del mare. Questo lo so per certo.
- I nostri ricordi. Gli ultimi due versi "Rumore e sole stanno fuori. Dentro piove". Ci ho rivisto un periodo buio della mia vita. Mi ha tranquillizzato il fatto che adesso, dentro, non piova proprio tutti i giorni. 
- Quel che resta di te. "Quando mi imbocchi, quando ti imbocco io". Penso che qui, dopo aver letto queste due frasi, si siano formate due immagini nette nella mente di tutti. La prima con i genitori che si prendono cura dei figli e la seconda con i figli che si prendono cura dei genitori. Il ciclo della vita. Una vita intera in due frasi. Molto emozionante. Diretto. Crudo.
- Alla fine. Questa devo citarla tutta perché è la mia preferita.
"Non so se vedremo cavalli correre in libertà
alla fine del nostro viaggio.
Se sarà una valle immensa ad accoglierci.
Se saremo eco nel nulla o fiori sulle dune.
Se saremo e con chi saremo.
Se non saremo nulla,
forse saranno tutte le voci della nostra vita
ad essere per noi".
L'ho interpretata così: "È il modo in cui viviamo, chi incontriamo lungo il percorso, a definirci ed è per questo che saremo ricordati". Magari ho interpretato male, ma mi piace pensarla così.
- Aspetto. "Aspetto. Di non aspettare più. E vivo, ora". Questo ultimo passaggio, in particolare, è molto significativo. Dà una svolta alla poesia, un cambio di prospettiva, e anche di vita. Quella di ognuno di noi, arrivati a un certo punto. A lungo andare, aspettare, non è più l'opzione giusta.
- Viversi. "Siamo. La parola che inizio e che finisci". Questa frase è a un livello di romanticismo top. Da romanziera quale sono, non potevo non notarla e sottolinearla. 
Queste sono le principali poesie che hanno lasciato il segno. Alcune mi sono piaciute di più, altre meno per semplice gusto personale, ma oggettivamente sono tutte valide e ben costruite. 
Vi consiglio questa raccolta e vi suggerisco di leggerla con calma, come ho fatto io, prendendovi del tempo per pensare, magari sorseggiando una tazza di tè. 
Assegno 4 diamantini.

Valutazione
Cover: 7
Stile: 8
Trama: 8




Ne avevate sentito parlare? La leggerete? Fatemi sapere, mi raccomando!
Saluti e alla prossima,
Tania ❤

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