Autore: Antonio Scotto di Carlo
Editore: Autopubblicato
Genere: Narrativa (classica)
Numero pagine: 782
Data pubblicazione: 22 febbraio 2012
Prezzo: € 5,52 (ebook)
Trama
Il dio sordo – Mia immortale amata. La Musica è il destriero cavalcato
dall'Anima per viaggiare nel Tempo. L'anima di un giovane del XXI secolo
viene risucchiata indietro nel Tempo dall'irresistibile potere della
Musica, finendo nel corpo di un coetaneo della Vienna del 1808. Qui il
protagonista assiste al leggendario concerto in cui Beethoven presenta
la sua Quinta, entrando poi nelle sue grazie fino a diventare il suo
servitore. Attraverso di lui, sullo sfondo storico
fine-epoca-napoleonica/Restaurazione, viviamo le vicende di Beethoven:
l'amore segreto, una donna che ha rapito il suo cuore ma che è ella
stessa prigioniera di convenzioni e legami familiari; la passione per la
Musica, dall’ispirazione che egli trova nella sua cara Natura, allo
scrittoio dove forgia melodie e orchestrazioni, ai teatri dove a volte
viene acclamato e altre deve fronteggiare la perplessità di un pubblico
disorientato da una musica troppo precorritrice; l'inesorabile decorso
della malattia, con improvvise speranze di guarigione e puntuali
delusioni, fino alla struggente rassegnazione; i travagliati rapporti
con la famiglia, tra gli attriti coi fratelli, l’odio “immotivato” per
la cognata e l’amore incondizionato per il nipote, passando attraverso
faide private e legali; e infine le sue paure di uomo, l’impotenza di
fronte al Destino, la voglia di combatterlo e la speranza di vincerlo.
Recensione
Chi non vorrebbe tornare indietro nel tempo e ritrovarsi nell'epoca in cui vive il proprio idolo? Per esempio, a me piacerebbe incontrare Alexandre Dumas (padre). Mi piacerebbe vederlo durante la stesura dei capitoli de "Il Conte di Montecristo".
Il Dio Sordo, come si evince dal titolo, narra una parte della vita del Maestro Beethoven tramite le avventure/disavventure di un ragazzo dei giorni nostri (circa) che si ritrova all'improvviso catapultato in un'epoca che non è la sua e in un Paese che non è il proprio.
Mi ha ricordato, soprattutto all'inizio, il film con Benigni e Troisi "Non ci resta che piangere", che è, tra l'altro, uno dei miei film italiani preferiti.
Il libro è scritto in modo magistrale, al punto che mi sento di inserirlo nel genere dei "Classici", quelli che devono essere letti una volta nella vita. Attraverso gli occhi del ragazzo, nelle vesti di servitore (poi in seguito amico) viene narrata una parte di vita vissuta da Beethoven. Non è la solita biografia monotona e didascalica, ma è ricca di dialoghi e descrizioni meravigliose di luoghi, persone, caratteri e sentimenti dei personaggi, soprattutto per quanto concerne Beethoven. Mentre leggevo, lo immaginavo nel suo studio mentre suonava seduto al piano - quando non era ancora affetto da sordità - o mentre componeva la sua musica, oppure ancora quando scriveva le lettere alla sua immortale amata Pepi (Josephine). E' incredibile quanto il racconto appaia reale, seppur romanzato per dare veridicità all'intera storia.
Dato che non viene specificato il nome del protagonista, o almeno spero di non essermelo perso per strada, mi piace pensare che sia stato un viaggio dell'autore per incontrare il Maestro, data la sua evidente passione per la musica. Un libro come questo non si scrive senza Passione. E' ricco di pensieri filosofici, oltre che di musica, ma anche di storia e di psicologia, soprattutto nel caso del "soggetto" Beethoven, che non è poi così semplice da capire: cambia umore spesso e volentieri, è volubile e quando non è in giornata risulta essere più burbero del solito. E' così che me lo sono immaginato il Maestro, grazie a questo libro.
Il finale mi ha lasciato un po' di tristezza, peccato. Ma conferma quanto mi sia affezionata ai personaggi.
Il libro contiene anche dei graziosi disegni. Il mio preferito è quello in cui Beethoven è sugli scogli mentre osserva l'orizzonte (inserita come cover degli estratti su Amazon). Ha dei colori meravigliosi.
Valutazione
Copertina: 6,5
Trama: 7.5
Stile: 8
Spero di avervi incuriositi con la recensione!
Un saluto,
Tania
Lo avevo sentito dire, ma non mi ispira tantissimo!
RispondiEliminaPeccato, perchè è una bella lettura, a tratti anche divertente! Però se non ti ispira proprio c'è poco da fare! :)
EliminaCiao Tania ^_^
RispondiEliminaMmm questo libro non è proprio il mio genere sai ;)
Nooooo Il conte di Montecristo!!! E' il mio libro preferito in assoluto!
L'ho letto una decina di volte se non di più...stupendo oltre ogni dire. Un grande capolavoro oltre ad essere il libro che mi ha cambiato la vita. E' ricco di grandi insegnamenti *__*
Pensa che me lo portavo a scuola come portafortuna per le interrogazioni :D
Sono molto affezionata a quel libro! E' uno dei miei preferiti! L'ho letto molto tempo fa e devo dire che anche a me ha insegnato molto. Per esempio che il tempo cura ogni cosa e riesce, il più delle volte, a fare giustizia! :)
EliminaSembra molto interessante.. mi piacciono i libri che contengono anche disegni ^-^
RispondiEliminaE' anche divertente in certi frangenti! :)
EliminaDev'essere proprio un bel libro! Qualche tempo fa ho avuto il piacere di scambiare qualche parola con l'autore ed è stato cordialissimo.. purtroppo però, anche se mi piacerebbe leggerlo, è il tempo a scarseggiare!!!! ç_ç
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